Teatro Mancinelli

La tradizione teatrale ad Orvieto, intesa come pubbliche rappresentazioni,  ha probabilmente origini lontane, tuttavia è nel 1527 l’anno in cui si ha una certa documentazione che testimonia della presenza in città di uno spazio pubblico adibito a spettacoli teatrali. Questo spazio aveva la sua collocazione nella sala superiore del Palazzo del Popolo. A quell’epoca le rappresentazioni teatrali venivano organizzate ed eseguite da un gruppo di attori facenti parte dell’ Accademia dei “Confusi”.

Negli anni seguenti, l’attività teatrale ad Orvieto proseguì per opera di un’altra apprezzata accademia, quella dei “Misti” e la partecipazione collettiva crescente dei cittadini spinse, nel 1838, un gruppo di orvietani ha fondare un consorzio avente lo scopo di realizzare un nuovo e più moderno teatro della città di Orvieto. Fu così che nel 1862 terminarono i lavori per la costruzione del teatro, la cui progettazione in stile neoclassico, venne affidata all’architetto Virginio Vespignani, un personaggio già molto attivo ad Orvieto ed al quale si devono molte opere di progettazione e ristrutturazione di palazzi storici.

Il busto del Vespignani e del pittore Fracassini (a cui si devono affreschi e l’imponente raffigurazione sulla tela del sipario) si trovano lungo la scalinata del teatro, assieme ad altri due busti scolpiti dallo scultore locale Paolo Pollidori, che raffigurano fratelli Marino e Luigi Mancinelli. Dal 1922 il teatro è intitolato proprio alla memoria di Luigi Mancinelli, grande ed apprezzato compositore e direttore musicale.