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Sulle tracce degli Etruschi ad Orvieto!

Dopo aver visitato già due volte Orvieto ed aver visto le principali attrazioni, un venerdi di settembre in quattro partiamo la mattina presto da Roma. Poco più delle 9 e 30 e già siamo al casello di Orvieto pronti stavolta a dedicare una giornata di totale distacco dalla città per fare un giro più insolito:
quello che altre volte, per mancanza di tempo, ci eravamo riproposti.

Così zainetto in spalle e scarpe comode arriviamo in auto a Piazza Cahen e parcheggiamo. Non fa troppo caldo e sembra la giornata ideale per abbinare una bella passeggiata nel verde alla scoperta delle testimonianze etrusche ad Orvieto. Questo anche perchè di recente abbiamo letto che appena al di sotto della rupe è stata scoperta da poco un’area archeologica molto importante che sembra da identificare con il santuario federale degli Etruschi.

L’area non è ancora aperta al pubblico perchè vi sono ancora in corso degli scavi, ma facendo un percorso a piedi, non troppo impegnativo, si può comunque vedere da fuori il sito. Così, lasciata l’auto iniziamo il percorso noto come Anello della rupe, un sentiero nel verde che costeggia tutta la rupe di Orvieto. Prendiamo l’ingresso passando da Porta Soliana sotto la Fortezza e imbocchiamo il primo cancello sulla sinistra. Il posto è bellissimo, silenzioso, sembra di stare in una zona di campagna dove si incontrano solo persone a fare una corsetta o a passeggiare il cane. Il  percorso ha un bel pò di sali scendi ma con scarpe comode è fattibile, solo qualche punto è un pò più faticoso però la vista da sotto della rupe è  spettacolare…

Seguiamo i piccoli cartelli in legno con scritto “percorso rupe” ed arriviamo dopo qualche minuto ad un attraversamento pedonale per poi risalire il sentiero  che passa sotto la rupe. Proseguiamo ancora finchè si passa sopra la necropoli etrusca e, da questa prospettiva, si vede il disegno lineare delle tombe. Decidiamo quindi di fare una piccola deviazione scendendo al piazzale da dove si accede alla necropoli. Il sito è immerso nel verde ed è molto interessante passare in questa “città dei morti” e vedere queste tombe in perfetto stato alcune delle quali hanno scritto sulla porta di ingresso il nome della famiglia etrusca di appartenenza. Le tombe dentro sono spoglie e tutto quello che vi è stato trovato è  possibile comunque vederlo nei musei della città.
Terminata la visita alla necropoli riprendiamo lo stesso percorso fatto per scendere e continuiamo a destra dove il sentiero è asfaltato. Lungo il percorso  c’è anche una piccola chiesina rupestre e, ancora più avanti un’altro edificio la ex chiesa della Madonna del Velo.  Proprio di fronte a questa chiesa  prendiamo la stradina che scende (via del Marchigiano) per arrivare all’abitato di Gabelletta seguendo la prima parte di questo itinerario:  https://www.orvietoviva.com/da-orvieto-al-tamburino/

Prendiamo una traversa della strada principale nei pressi di un campo di tiro con l’arco, entriamo in una stradina secondaria che attraversa un campo e dopo  poco si vedono già dei cartelli che segnalano l’area archeologica di Campo della Fiera. L’area di scavo è recintata e molto ampia, ma passando per queste stradine si possono vedere grandi blocchi di tufo, una parte della vecchia strada etrusca e altri resti di edifici tra cui la pianta di una antica chiesa.
Percorriamo ad anello le stradine per poi “sbucare” nei pressi di una moderna chiesa e riprendere da qui la strada per risalire ad Orvieto centro. Dopo circa 1,5 km Ci troviamo nuovamente ai piedi della rupe di fronte a Porta Maggiore, da qui proseguiamo verso il parcheggio ex Foro Boario.

Sculture in terracotta

Da questo punto si può scegliere di proseguire il percorso dell’anello della Rupe (cartello Paao con indicazioni per proseguire) oppure prendere l’ascensore o le scale mobili che in breve riconducono al  centro della città.
Noi optiamo per le scale mobili (molto suggestive tra l’altro perchè scavate nella roccia tufacea) e ci troviamo nella Piazza de Ranieri. Da qui andiamo verso Piazza della Repubblica prima però una sosta in un piccolo negozietto, la Corte dei Miracoli  dove Alberto (il proprietario) realizza sapientemente sculture in terracotta in uno stile molto particolare ed alcune delle quali riproducono la struttura architettonica del Pozzo di San Patrizio.

Conoscendo già il centro città in breve arriviamo alla nostra tappa per il pranzo che un pò per rimanere in tema di storia, un pò per la curiosità di aver visto questo posto sul programma Tv “4 ristoranti” è il ristorante Il Duca di Orvieto.

Peposo con le pere del Duca di Orvieto

Il ristorante si trova in una zona più defilata del centro ma vale la pena per degustare i piatti e la cucina storica vera con ricette originali del medioevo e del rinascimento che propone la proprietaria Adler, tra cui il gustosissimo “Peposo con le pere”.

Dopo l’ottimo e meritato pranzo approfittiamo della vicinanza per vedere un sito sotterraneo che non avevamo mai visto ad Orvieto, il “labirinto di Adriano“, la visita è su prenotazione, si deve contattare la proprietaria, Alessandra, per fare una visita in questo posto davvero particolare dove si trovano tanti  elementi diversi tra loro, una cantina, un albero fossile e uno “strettissimo” tunnel etrusco. Insomma, per rimanere in tema di etruschi è stato un degno finale.

Daniela C.

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