I sotterranei della Chiesa di Sant’Andrea conservano testimonianze storiche di 4 differenti fasi evolutive: la fase più remota è collocabile all’età del Bronzo e di essa ne sono testimonianza ritrovamenti di oggetti in bronzo e ceramica prevalentemente di uso quotidiano.
La fase successiva è ascrivibile invece al periodo Etrusco (VI – IV secolo a. C.) un’epoca particolarmente fiorente per Orvieto (denominata Velzna all’epoca) e di cui restano visibili resti di antiche pavimentazioni stradali realizzate con pietre di basaltina.
La terza fase collocabile all’epoca romana ha lasciato poche tracce, testimoniate solo da scarse rovine e stratificazioni di terra che ben testimoniano però l’abbandono che subi la città stessa dopo la conquista romana ai danni della popolazione etrusca.
L’ultima fase culturale segna la complessa evoluzione della città sulla rupe, e racconta della nascita di una prima comunità cristiana ad Orvieto come testimonia una pietra di fondazione con una croce scolpita.
Ad oggi in questo ambiente sotterraneo così particolare, restano ben visibili alcune bellissime pavimentazioni a mosaico che delineano la forma a tre navate, secondo la quale, fu edificata nell’alto medioevo, una basilica cristiana, probabilmente il primo vero edificio di culto della città. I sotterranei della chiesa di S.Andrea sono visitabili solamente su prenotazione e disponibilità da parte dello staff locale.
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