Nel versante rupestre opposto alla Necropoli del Crocifisso del Tufo, l’area archeologica del Santuario e Necropoli etrusca della Cannicella è localizzata all’interno del parco archeologico ambientale orvietano in un’area di fitta vegetazione, piante e canneti (da qui il nome Cannicella).
L’area archeologica comprende tombe etrusche tra le più antiche (alcune hanno una datazione risalente al VII secolo a.C) e presenta anche resti di un santuario etrusco all’epoca certamente molto importante, frequentato e caratterizzato da strutture murarie, vasche e canali per la raccolta di liquidi sacrificali.
Oggi l’area non è di immediato accesso e visitabile su richiesta con guide e personale locale. I reperti rinvenuti in quest’area negli anni sono stati collocati nei musei cittadini. Il reperto più significativo è la statua della “Venere di Cannicella“, oggi esposta presso il Museo Faina.
E’ un interessante ritrovamento poichè proveniente dalla Grecia (Isola di Paro). La presenza “femminile” in quest’area archeologica è testimoniata anche da un’iscrizione nella quale compare il nome della divinità “Vei”, la corrispondente etrusca della Dea greca Demetra.
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