Orvieto grazie alla sua alta rupe è stata una vera e propria fortezza naturale, le pareti verticali in tufo la rendevano quasi inespugnabile e gli unici punti che consentivano l’accesso alla città erano quelli ricavati da importanti vie di ingresso, che ad oggi hanno ancora (alcune) la stessa funzione e per questo sono definibili come “porte storiche” della città.
Alcune di esse sono state demolite, altre sono ancora visibili ed in uso. Le due imponenti porte poi demolite, erano Porta Cassia, una struttura simile all’attuale Porta Romana che si trovava lungo l’odierna strada della Stazione e la Porta Daziaria (costruita nel 1918 e demolita nel 1937) che si trovava nei pressi di Piazza Cahen.
Porta Maggiore
La porta principale e più importante ingresso della città ai tempi degli etruschi ed in epoca medievale. Per molto tempo la porta rimase l’unica grande via d’accesso ad Orvieto. Oggi, come in passato Porta Maggiore si trova in fondo all’antica Via della Cava (Via così chiamata perchè anticamente vi si trovava una cava di tufo e pozzolana, materiali utilizzati per la costruzione di molti edifici in città) ed è una via ancora percorsa, sebbene non più come accesso, ma come strada d’uscita a senso unico. La porta storicamente fu spesso utilizzata anche come punto principale d’ingresso per l’arrivo dei Papi in città. Sopra la porta una nicchia ha ospitato la statua del pontefice Bonifacio VIII.
Porta Soliana (o Porta Rocca)
Questa storica porta inizialmente detta Porta Postierla, quindi ribattezzata Soliana (o ancora della Rocca) si trova incastonata tra le mura di cinta della fortezza Albornoz, nel versante orientale della città.
La struttura di questa porta è particolarmente bella e riprende, in parte, per materiali utilizzati e per lo stile a”strisce” bianche e scure i motivi presenti nelle pareti laterali del Duomo.
Nel 1297 il papa Bonifacio VIII, analogamente a quanto fatto sulla Porta Maggiore, fece collocare la statua che lo rappresentava sulla nicchia sopra la porta stessa. Oggi la statua, dopo un periodo di restauro, è stata nuovamente ricollocata ed è visibile. Porta Soliana oggi ha perso la sua centralità ed è invece ormai un accesso per lo più pedonale attraverso il quale si può raggiungere la parte inferiore della città (Orvieto Scalo) percorrendo una ripida stradina bianca chiamata “Le Piagge”. Porta Soliana è anche uno dei punti di accesso del percorso naturalistico dell’Anello della Rupe.
Porta Romana
Costruita nel 1822, in luogo dell’antica Porta Pertusa, è oggi uno degli ingressi principali alla città. La sua struttura rivela il periodo moderno della costruzione anche nei “motivi” che la decorano.
Sulla sommità delle due colonne ai lati della porta, alle estremità, sono collocate infatti due statue in pietra, riprese dallo stemma comunale della città. Si tratta infatti dell’aquila imperiale e dell’oca. Entrambi questi animali, hanno un valore simbolico e storico legato alle vicende della città di Roma ed al forte legame che la stessa ebbe con Orvieto.
Porta Vivaria
Di questa antica porta, oggi ne resta solo una piccola parte visibile. Questa porta, oggi percorribile solo a piedi, collega il centro città con il percorso naturale dell’anello della Rupe e permette di raggiungere a piedi il sito archeologico della necropoli etrusca del Crocifisso del Tufo.
Questo ingresso alla città così stretto e non propriamente agevole fu per questo molto utilizzato, proprio per le sue caratteristiche, durante la seconda guerra mondiale come unico accesso e via di fuga da e per la città.