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Orvieto-Montalto (mare)

Un itinerario di 1 giorno per gli amanti del mare e della natura. Partendo da Orvieto e proseguendo la strada verso Bolsena, Castelgiorgio e San Lorenzo nuovo si costeggia il lago di Bolsena e dopo aver oltrepassato i paesi di Grotte di Castro e Valentano si prosegue in direzione mare, verso Canino e Montalto di Castro. Dalla città di Orvieto il tragitto è di circa 70 km, e si percorre in 1 ora e mezza. Il percorso è molto piacevole dal punto paesaggistico.

Le destinazioni suggerite sono immerse nell’alta maremma laziale e si arriva quasi al confine con la maremma toscana. Tappe interessanti di questo itinerario sono Ischia di Castro, il Lago di Mezzano ed il parco di Vulci. Ischia di Castro si trova nel selvaggio territorio laziale della Selva di Lamone, un’area naturalistica ricca di boschi e sentieri (celebri sono i Sentieri dei Briganti, vale a dire le zone percorse da famosi briganti degli anni passati) dove si trova anche il piccolo e limpido Lago di Mezzano, di origine vulcanica. Il borgo di Ischia è locato dove sorgeva l’antica città di Castro (Castrum), capitale dell’omonimo ducato. La vecchia Castro era una città modello di epoca rinascimentale ed in questo periodo ebbe il maggior splendore. Tuttavia antiche tracce storiche e preistoriche rivelano che Castro ha avuto origini antichissime ed ha attraversato numerose diverse epoche.Oggi della città rimangono resti archeologici che testimoniano il suo rapido declino per volere del Papa Innocenzo X nel 1649. Episodio strano e originale di questa città è che per mano di un pontefice la città fu distrutta e per mano di un pontefice (Paolo III Farnese) fu costruita. Lasciando Ischia di Castro e percorrendo stradine interne per circa 20 minuti in direzione mare si arriva, tra lunghi rettilinei contornati da olivi secolari, al Parco di Vulci. Quest’area è caratterizzata dalla presenza di un’oasi del WWF e dal parco archeologico di Vulci. Fa bella mostra di sé già dalla strada il vecchio castello, oggi sede di un interessantissimo museo etrusco. Entrando nel parco si possono ammirare rovine archeologiche di sicuro interesse e il caratteristico ponte di origine medievale che sovrasta il corso del fiume Fiora, autentico spartiacque tra la regione Lazio e la Toscana. In un’area al di sotto del parco il fiume si allarga dando vita ad un limpido laghetto balneabile (laghetto di Pellicone).
Lasciando Vulci da qui si possono prendere diverse direzioni per proseguire il proprio viaggio. Si può proseguire verso Marina di Montalto e Tarquinia entrambe località di mare e quest’ultima anche ricca di testimonianze etrusche (il bellissimo Museo e la necropoli di Montarozzi); oppure si può arrivare in poco tempo nell’entroterra toscano visitando Sorano, Sovana le città del tufo, la bella Pitigliano ricca di monumenti e, denominata per le sue caratteristiche architettoniche, la piccola Gerusalemme.

85 km ca.

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