La particolare conformazione geologica della città di Orvieto è caratterizzata da strati di tufo e innumerevoli pozzi, grotte, butti e cavità sotterranee. In queste cavità si sono ritrovati molti oggetti realizzati in ceramica come piatti, bicchieri, anfore, vasi…e questo soprattutto perchè nel 1348 un’epidemia di peste colpì la città e quindi molti oggetti di uso comune personale come appunto bicchieri, piatti, tazze e brocche vennero gettati nei butti perchè ritenuti infetti e contagiati. Oltre al rinvenimento di oggetti in ceramica di epoca medievale, ad Orvieto, in occasione degli scavi effettuati presso le necropoli etrusche furono ritrovati ingenti quantità di altri oggetti in ceramica, questi di epoca etrusca.
I ritrovamenti di oggetti in ceramica etrusca e medievale contribuirono ad alimentare un crescente interesse ed entusiasmo in città. In questo contesto si inserisce la figura locale di Pericle Perali quale appassionato ricercatore e protagonista nella fondazione dell’ arte dei Vascellari (1920), una fabbrica creata con lo scopo di produrre maioliche ispirate a quelle medievali.
La ceramica ed Orvieto sono quindi indissolubilmente legati ancora oggi grazie alla presenza di botteghe e persone dedite alla produzione artistica della ceramica sia essa di riproduzione di forme antiche sia essa di nuova moderna ispirazione. Ancora oggi in città è possibile trovare numerosi negozi che vendono ceramica orvietana tradizionale oppure rivisitata in chiave moderna. Per vedere dove acquistare prodotti di ceramica orvietana: https://www.orvietoviva.com/artigianato-di-orvieto/
