C’è una via, che è via degli Artigiani, in cui c’è un piccolo negozio che abita in questo mondo e che tu ricorderai come si ricorda una favola…
C’è una piccola bottega, ad Orvieto, a due passi dal Duomo in Via degli Artigiani, che somiglia a uno stupefacente antro incantato. Non per nulla ad abitarla, tra una miriade di personaggi, collezioni, suoni e modellini, è la fiabesca,
rassicurante presenza del Mago di Oz. E’ lui l’artefice di tanti prodigi che, come accade in ogni mondo fiabesco, trasportano il visitatore in un avvincente viaggio. Tutto è sogno nella bottega artigiana di Oz, meta di molti celebri
personaggi, tutto è curato in ogni minimo particolare.
Tra tante meraviglie, le chicche più allettanti del mondo incantato di Oz, sono le vetrinette e le biblioteche fatte a mano che raccontano, con grande accuratezza di particolari, le biografie dei committenti. Il Mago le ha create per
molti Vip, sia italiani che stranieri, ma chiunque può realizzare il sogno di questo oggetto personalizzato e prezioso per raccontare momenti significativi della propria vita e lasciarne traccia.
(Laura Ricci)
Qui si incontra la storia del pianeta Terra, i suoi miti e i suoi personaggi, ed ecco l’oriente, il Tibet, la Cina, l’India, l’America, l’Oregon e le sue carovane, i divi del cinema, del teatro, i saggi d’Europa e dell’Oriente, la Betty
Boop, i teatrini in movimento e il gesto del Mago che accende tutte le luci. E così ancora giochi, storia, luce e canti, quelli del Mago di Oz, un personaggio unico in una Orvieto magica che racconta la “sua reale favola” dove un mago
vive non a caso in Via dei Magoni, a due passi dal Duomo, personalizzando biblioteche, fondali e teatri dove tutti noi recitiamo la vita e un mago ne ferma il ricordo.
(Verdirosi)
Quanta gente avrai visto passare per la tua bottega… quanto l’incanto, quanto lo stupore, quanta la meraviglia dell’incontro con la tua arte, dono gratuito perché non arriva soltanto da tecnica sapiente o genialità spiccata,
evidenti e indiscutibili, ma da più lontano, dal cuore, il tuo, che senti palpitare in ogni oggetto che si muove, che s’illumina, che s’accende di vita propria. Un battito leggero, mano mano sempre più forte, che ti risuona da
dentro, potente nel suo microscopico cerchio animato. E quando tu metti in moto la girandola di luci, suoni e colori, tutto senti vibrare, si entra in quel vortice ed è bello lasciarsi trasportare, come se si fosse in uno spazio
protetto, luogo sacro, dimora di energie magiche, buone. Ti aspetti che da un momento all’altro spunti fuori qualche folletto o fatina e danzino davanti a te… a tutto questo, che già di per sé potrebbe bastare come possibilità di “fuga”,
per chi volesse smarrirsi un po’ nel caos della quiete che tu ricostruisci, si unisce l’altro tuo lavoro, altrettanto meraviglioso, quello di raccoglitore di storie, per ricreare in miniatura il mondo personale del protagonista di quel
racconto. Biografie preziose perché uniche, frutto di interpretazione e creatività. Dai forma a
ciò che una persona ha vissuto, alle sensazioni provate, decrivi paesaggi interiori, fai parlare le emozioni di persone sconosciute, ripercorri pazientemente i solchi che esse hanno tracciato, cogliendo gli attimi importanti che hanno
resa unica quell’esistenza, cerchi di sentire con la
loro pelle, di guardare oltre la superficie, di scendere più in profondità, hai il compito di scoprire ed intuire stati d’animo, pensieri, sentimenti… metti insieme ogni piccolo tassello, riempi tutti gli angoli, cogliendo sfumature e
particolari che a volte sfuggono per chi non sa ascoltare. Lasci che i ricordi riaffiorino e scorrano, diventi bacino
in cui arriva l’acqua di un fiume quando si apre la diga… Indovini pure, oltre le parole. L’essenziale invisibile degli occhi. Nel tessere le trame più private e familiari, regali qualcosa di molto speciale, che racconterà quella vita,
in quella casa, su quella parete. Il tuo tocco, l’amorevole passione che ti spinge a lavorare, i tuoi sorrisi così accoglienti, generosi e gentili, tu diventi il custode di segreti e confidenze che rendi poi visivamente.
Per ora, ti ringrazio, sicura di potermi perdere un po’ da te e ritrovarmi nella gioia che tu riesci ad infondere a chiunque abbia la fortuna di incontrarti.
Grazie di esserci, mago di Oz, poiché ci fai credere ancora che ci siano boschi incantati, dove sognare un mondo diverso, chiudere gli occhi, affidarsi e volare, a braccia aperte.
(Francesca Rossi)