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Artigianato di Orvieto

Un’origine antica, una tradizione attuale

Da più di due millenni la storia dell’artigianato orvietano va di pari passo con l’evoluzione storica e sociologica della città di Orvieto. Negli anni, alla sapiente lavorazione etrusca della ceramica e dell’oro, si sono aggiunti altri mestieri e forme di artigianato tutt’ora presenti in città, tra queste la lavorazione del merletto d’Irlanda e quella artistica di materiali come legno, cuoio, metalli preziosi e ferro battuto.

Ceramica di Orvieto

La lavorazione della ceramica ad Orvieto ha origini antiche. Infatti numerosi sono i ritrovamenti già di epoca etrusca di vasellame, buccheri, ceramiche e piatti rinvenuti ad Orvieto durante scavi archeologici o semplicemente durante lavori di restauro in abitazioni private. Oggi molti di essi sono esposti nei principali musei della città, così come è importante la scoperta presso località Scoppieto (in zona Lago di Corbara a 20′ da Orvieto) di una antica e importante fornace romana utilizzata per la lavorazione di ceramiche da mensa, i cui resti e ritrovamenti sono invece esposti nell’Antiquarium comunale di Baschi. Quella della ceramica è una lavorazione che quindi passa storicamente da popolo a popolo e che, in epoca medievale, vede imporsi ad Orvieto, come uno dei principali prodotti dell’artigianato locale acquisendo anche una propria e ben definita identità nella lavorazione, nello stile e nei soggetti raffigurati.
Non è raro poi ritrovare in cantine e pozzetti all’interno della rupe pezzi di ceramiche e maioliche di origine medievale. Di recente è stata anche rinvenuta una fornace medievale in pieno centro storico che oggi espone numerosi pezzi.
La ceramica medievale orvietana si distinse per l’eccellente fattura e le decorazioni innovative come lo smalto e la pittura sotto vetrina. I colori predominanti erano il verde ramina, il bianco ed il nero manganese, mentre i temi principali raffigurati erano foglie, animali e figure femminili. La storia della ceramica ad Orvieto ha poi conosciuto momenti diversi passando da un iniziale grande fervore creativo ed una larga diffusione a periodi di stasi. La riscoperta e la ri-valorizzazione della ceramica si deve, in epoca moderna, anche ad un illustre orvietano, Pericle Perali: da sempre impegnato nello studio della storia etrusca di Orvieto, durante scavi e ricerche nei “butti” della città recuperò diversi reperti di antiche ceramiche dando nuovo impulso allo studio ed alla conoscenza delle ceramiche medievali orvietane. A Perali si deve anche la creazione dell’arte dei Vascellari che contribuì, insieme all’artista Ilario Ciaurro, (direttore nel 1921 della fabbrica dei Vascellari di Orvieto) al definitivo rilancio di questa forma d’arte. Reperti e ritrovamenti di antiche ceramiche medievali e rinascimentali sono esposte presso il Pozzo della Cava e presso il Museo delle Maioliche Medievali e Rinascimentali Orvietane (attualmente chiuso), mentre oggetti risalenti all’epoca etrusca sono esposti nei Musei Archeologico Nazionale e Civico Faina.


Merletto di Orvieto

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Un merletto di Orvieto

Altro importante prodotto artigianale di Orvieto è il merletto d’Irlanda e la sua lavorazione. Nel 1907, su iniziativa di alcuni esponenti dell’aristocrazia locale, nacque l’Ars Wetana, società di patronato che si proponeva di dare alle donne del popolo un’opportunità di guadagno con un lavoro a domicilio non particolarmente gravoso. L’idea era stata lanciata dal Senatore Conte Eugenio Faina e fu realizzata grazie al figlio Claudio, che diede un primo fondo, alla figlia Maria Vittoria e alle nobildonne Eugenia Petrangeli e Paolina Valentini, le quali si occuparono di individuare un lavoro semplice, ma anche pregevole, che le donne potessero svolgere a domicilio. Fu scelto il merletto d’Irlanda, sia per la sua tipicità, sia perchè consentiva di suddividere il lavoro tra più operaie. Sin dall’inizio il merletto acquistò caratteristiche tipicamente orvietane dal punto di vista decorativo ed esecutivo. L’Ars Wetana svolgeva attività di produzione e confezionamento di merletti e trine con particolari richiami ornamentali al Duomo di Orvieto. I tipici motivi decorativi ad ornato riprendono quindi disegni di foglie di edera, acanto e vite, fiori, figure ed animali tratti dai bassorilievi del Duomo. La bellezza dell’ornato a rilievo era esaltata dalla stiratura, che, con particolari accorgimenti, faceva sì che esso richiamasse da vicino i bassorilievi del Duomo. Già nei primi anni in cui si affermò l’Ars Wetana, il merletto orvietano cominciò a diffondersi e perfezionarsi anche al di fuori della società di patronato. Infatti due figure significative come Luisa Geremei Pettinelli e Maria Luigia Moretti, che operando con personale perizia e creatività hanno contribuito ad ampliare le possibilità espressive di quest’arte a un livello artistico molto elevato. (In foto uno dei lavori di Loretta Lovisa).


Lavorazione Artistica del Legno

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Via Michelangeli

Un’altra lavorazione artistica di cui Orvieto ha lunga tradizione è quella legata al legno. Molti sono ancora oggi infatti gli artigiani e le botteghe nella città specializzati nella lavorazione di questo materiale.
Una lunga tradizione locale che vede nella figura di Gualverio Michelangeli (1929-1986) uno dei maggiori esponenti di questa forma di artigianato creativo e capostipite di un vero e proprio stile e genere, che ha visto nel tempo, la nascita di altri numerosi ed apprezzati artigiani del legno.
La lavorazione artistica del legno ad Orvieto, spazia dall’oggettistica fino al mobilio per le case ed all’arredo urbano. Simbolo stesso di questa fervente attività nella città è da sempre  il pittoresco Vicolo Michelangeli dove sono presenti vere e proprie opere d’arte in legno (sopratutto di forme animali) che catalizzano sempre l’attenzione dei visitatori. Altre opere dell’artista orvietano Michelangeli si trovano collocate anche in altri vicoli e stradine di Orvieto. (In foto alcune opere di arredo urbano della Bottega Michelangeli).


Altri laboratori artigiani ad Orvieto

Diversi laboratori artigiani specializzati in altre lavorazioni tipiche sono presenti nella città di Orvieto. Laboratori, botteghe d’arte e negozi dove si lavorano artigianalmente elementi e prodotti come cuoio, terracotta, ferro battuto, gioielli e che sono ancora presenti nelle vie del centro storico, in particolare nelle vie principali del centro storico e nella suggestiva Via de Magoni (chiamata anche per questo “Via degli Artigiani“).

Visita questa pagina: www.orvietoviva.com/artigianato-di-orvieto/  per conoscere botteghe, negozi e artigiani presenti ad Orvieto dove trovare il meglio delle tipicità e artigianato orvietano

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