- Tempo medio del percorso: 3/4 h ca. (10,5 km ca)
- Tema: natura
- Difficoltà: media
- Attrezzature consigliate: scarpe sportive, abbigliamento comodo
- Non necessita di mezzi di trasporto
Il percorso di oltre 10 km partendo da Orvieto prevede una prima parte in discesa verso località Gabelletta e Tamburino. Si scende fino ad arrivare ad oltrepassare il “ponte del Sole”, da qui si prende diritti la lunga (1 km ca.) e ripida salita del Tamburino in parte sulla vecchia selciata etrusca.
Terminata la salita si esce (fare attenzione) su di un tratto della SS71. Da qui si nota sulla destra un’attività ristorativa con una torretta e poco al di sotto il grande complesso dell’ex convento della Trinità. Si entra all’interno dietro lo stabile e si percorre strada bianca ombreggiata che costeggia il piccolo laghetto di Sugano.
Si prosegue sempre in ascesa fino ad un bivio dove si dovrà tenera la sinistra per giungere fino al piccolo borgo di Sugano, un interessante abitato del comune orvietano contraddistinto da un territorio estremamente ricco d’acqua; proprio l’abbondanza d’acqua in passato era stata sfruttata per più impieghi: nel 1891 fu creata dall’ Ing. Netti una piccola centrale idroelettrica (nota come Officine Netti) che forniva energia alla città di Orvieto, poi l’acqua del borgo venne utilizzata da una importante cartiera che, si narra fornisse della carta al Vaticano. Infine, ancora oggi l’acqua, ed in particolare le vicine fonti del Tione (appena fuori il borgo di Sugano), viene impiegata per l’imbottigliamento.
Terminato il passaggio per Sugano, si riprende la via del ritorno verso Orvieto, prendendo la via delle Scalette per uscire dal paese. Si prosegue su una stradina di campagna e poi su un sentieri di campagna ombreggiato che riporta al Sasso Tagliato (la leggenda qui), quindi da qui pochi metri e si riprende la selciata del Tamburino, per scendere in località Gabelletta. Da qui appena il ponte, si può prendere una piccola divagazione dove è presente la chiesa locale. Passando un ponticello dietro la chiesa si prosegue passando tra i suggestivi scavi archeologici di Campo della Fiera, località San Valentino. Ancora un tratto di stradina e si esce in prossimità della Strada dell’Arcone, quindi da qui si risale per Orvieto centro.