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Il Grande Anello dell’Orvietano

  • Tempo di percorrenza: 10/11 giorni ca.
  • Lunghezza complessiva dell’anello: 150 km ca.
  • Difficoltà: E (percorso escursionistico con vari livelli di difficoltà)
  • Dislivello complessivo: 700 m circa
  • Interesse: paesaggistico, naturalistico, storico, culturale
  • Caratteristiche: strade asfaltate bianche e poderali, tratti boschivi, possibilità di tratti fangosi

Questo lungo percorso che si snoda disegnando un grande anello con partenza e ritorno ad Orvieto durante il quale si percorrono oltre 140 km di strade e percorsi immersi nella natura tra zone più pianeggianti, colline e zone più montuose. Non presenta grandi dislivelli ma è un percorso trekking segnalato, a tappe che necessita di un tempo di percorrenza di ca 10/11 giorni per completarlo e per questo richiede abitudine e preparazione.
Lo stesso anello è percorribile anche in mountain bike.
E’ un completo itinerario che spazia e propone diversi tematismi e punti di interesse di ogni genere, da quello storico-naturalistico a quello paesaggistico e culturale.

Il percorso comincia da Orvieto e procede verso il lago di Corbara, passando poi per un tratto del parco fluviale del Tevere risalendo, i sentieri al suo interno verso il suggestivo borgo di Osa e Colonnetta di Prodo.
Da qui si prosegue ascendendo le strade che conducono in direzione Monte Peglia, una vasto parco naturalistico che vanta una notevole biodiversità di flora e fauna e un numero consistente di piccoli borghi incontaminati sparsi nel suo territorio.
Tra questi abitati, il più popolato è il paese di San Venanzo che si attraversa per poi proseguire a nord verso Poggio Aquilone, San Vito Castello e quindi in direzione del borgo di Montegiove; è qui appena fuori il paese che si trova l’antico convento francescano della Scarzuola.
Oltrepassato Montegiove, si giunge al paese di Montegabbione passando dall’abitato di Castel de Fiori.
E’ da questo punto che il percorso, ad anello, inverte la direzione e riparte verso sud passando per il borgo di Santa Maria ed il paese di Fabro. Da quest’utlimo paese umbro si prende una direzione secondaria verso Allerona. Qui il paesaggio verdeggiante si mischia con gli imponenti brulli calanchi di  argilla in un susseguirsi di stradine poderali poco abitate finchè non si arriva al paese di Allerona.
Da qui si entra poi in un altra grande area boschiva, quella della Selva di Meana. Tra questi boschi si erge, bellissima, l’originale Villa Cahen, una costruzione in stile liberty circondata da alberi e giardini di diversi stili (italiano, inglese, giapponese). Questo tratto, bellissimo dal punto di vista naturalistico è abbastanza lungo ed impegnativo, fino alla successiva destinazione: Castelviscardo.

Qui il percorso lascia lo scenario del bosco per proseguire all’interno delle vie del paese verso la piana dell’Alfina ed il più moderno paese di  Castelgiorgio. Prima però di arrivare a Castelgiorgio il percorso “taglia” per il piccolo borgo di Benano: un pittoresco borghetto in buona parte ancora caratterizzato dalle mura originali e che conta pochissimi abitanti.
Giunti quindi a Castelgiorgio la direzione da prendere è quella verso Sugano passando per campi e zone verdi non abitate se non da tipici casali e poderi di  campagna. Prima di arrivare al borgo di Sugano si passa attraverso un territorio di aperta campagna dove spicca il profilo elegante del castello di San Quirico. In questa zona si trovano anche le fonti del Tione dalle quali sgorga un’acqua pura dalle benefiche virtù. Da qui si procede in salita per arrivare al centro di Sugano. Si oltrepassa questo paese e la vicina frazione di Canonica oper poi prendere e seguire le indicazioni che segnano anche il percorso noto come “anello del Monte Tigno” passando per zone collinari di campagna ed il sentiero del “Sasso Tagliato”.
Da qui già si scorge la rupe di Orvieto in lontananza.
Ancora qualche chilometro in discesa e si arriva in prossimità della località Tamburino e Gabelletta dove, nelle vicinanze, si può notare l’ampia area di scavi archeologici di Campo della Fiera. Da qui si è alle pendici della rupe, gli ultimi due chilometri circa di salita e si è ritornati ad Orvieto centro.

150 km ca.

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